Nel linguaggio comune, quando si parla di peperoncino ci si riferisce al frutto dell’omonima pianta (Capsicum frutescens) appartenente alla famiglia delle Solanacee (a cui appartengono anche la patata, il pomodoro e la tossica belladonna).

Secondo alcuni, il nome latino “Capsicum” deriva da “capsa“, che significa scatola, e deve il nome alla particolare forma del frutto, una bacca, che ricorda proprio una scatola con dentro i semi, altri invece lo fanno derivare dal greco kàpto, che significa mordere, probabilmente per la sua capacità di essere piccante.

Il peperoncino piccante era usato come alimento fin da tempi antichissimi.

Dalla testimonianza di reperti archeologici sappiamo che già nel 5.500 a.C. era conosciuto in Messico, presente in quelle zone come pianta coltivata, ed era la sola spezia usata dagli indiani del Cile e del Messico.

Successivamente, in seguito alla scoperta dell’America, il peperoncino fu introdotto in Europa, dove riuscì ad ambientarsi alla perfezione, diffondendosi in fretta in tutta l’Europa meridionale.

Il peperoncino diffuso in Italia appartiene alla varietà del Capsicum annuum, la più coltivata al mondo, che comprende anche Cayenna e Jalapeno.

I peperoncini italiani più conosciuti sono quelli originari di Calabria e Basilicata: per quanto la produzione calabrese sia più conosciuta, quella lucana è qualitativamente alla pari.

“Quello che noi mangiamo del peperoncino è il frutto; di esso, contrariamente a quanto si pensa, la parte più piccante non è rappresentata dai semi, ma dalla placenta, cioè la membrana interna a cui sono attaccati i semi.”

 Il peperoncino calabrese:

Il peperoncino calabrese è tra i prodotti tipici della Calabria più noti ed apprezzati in Italia ed all’estero, è usato in tante specialità gastronomiche e piatti tradizionali.

I peperoncini piccanti di Calabria, però, non sono soltanto perfetti per esaltare il sapore dei cibi, ma possiedono molte proprietà benefiche che la medicina ufficiale va confermando ormai da anni.

Esistono molte varietà di peperoncino calabrese: dal calabrese tondo a ciliegia al al corno di Calabria, conosciuto anche come Peperoncino di Soverato, fino al Diavolicchio, varietà nota anche come Calabrese a mazzetti.

E’ di piccantezza media, siamo mediamente intorno a 30.000 SU (Unità Scoville), quindi ben al di sotto dei livelli di piccante che possono raggiungere i peperoncini Habanero, i Naga Morich o i piccantissimi Trinidad Scorpion o Morouga Scorpion.

Ciò ne fa un elemento principe in cucina, adatto a tutti, sia mangiato crudo che sott’olio, essiccato o lavorato in creme piccanti.

In gastronomia il peperoncino si usa fresco, essiccato o in polvere, o come componente di salse pronte.

È apprezzato in tutto il mondo, dall’Italia, dove il peperoncino calabrese è fondamentale per alimenti come la ‘Nduja, al Messico, una delle patrie del chili, alla Tunisia, dove si usa per preparare la salsa detta Harissa, all’Asia.

È protagonista di antipasti, primi, secondi, ma anche dessert: il connubio cioccolato-peperoncino è gradito da molti amanti dei dolci.

Proprietà  e benefici:

Il peperoncino è dotato di molte proprietà e di tanti benefici. Si tratta di funzioni terapeutiche, dimagranti, nutritive e si dice anche afrodisiache.

Migliora la circolazione sanguigna e protegge il sistema cardiovascolare, anche perché è un ottimo vasodilatatore, in grado di combattere gli effetti del colesterolo.

Presenta molti acidi grassi insaturi, che consentono di rafforzare i vasi sanguigni e di mantenere elastici i capillari, migliorando l’ossigenazione del sangue. Ha poteri antireumatici, antibatterici, stimola la produzione dei succhi gastrici e combatte i problemi di intestino pigro.

In aggiunta, il peperoncino si caratterizza per un’alta presenza di sali minerali, flavonoidi,  vitamine (A, C, E) e Beta Carotene, da cui derivano importanti effetti antiossidanti.

La vitamina C difende dalle infezioni, da tutte le malattie da raffreddamento; diversi studi scientifici confermano che la vitamina C e la vitamina E, anche essa presente nel peperoncino, potenziano le difese contro il cancro.

Inoltre ha effetti positivi anche sul mantenimento del peso proprio per l’azione metabolica del suo principio attivo (la capsicina).

VALORI NUTRIZIONALI PER 100 GRAMMI

Calorie: 40 kcal

Grassi: 0.44 g

Carboidrati: 8.81 g

Proteine: 1.87 g

Acqua: 88.02 g

Il peperoncino capsicum annuum (Fonte: www.erboristeriadeifrati.it/glossary/peperoncino-capsicum-annuum/)
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1 commento

  1. Il peperoncino dà un tocco in più alle pietanze.Solo che non esagero perché mi porta mal di pancia.Peccato.Ad ogni modo,W il peperoncino…W questo blog…

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Angela Patera

"Nutrizionista"

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