Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, pianta della famiglia botanica delle Rubiacee che cresce in regioni tropicali e equatoriali dove è sempre primavera o estate e dove l’inizio delle piogge dà l’avvio alla fioritura bianca e profumata; 8-9 mesi dopo arrivano i frutti, drupe rosse, lucide e carnose come una ciliegia. Ma chi ha scoperto il caffè? Una leggenda attribuisce la sua scoperta a Kaldi, un pastore di capre etiope che attorno al 300 a.C, osservando il suo gregge mangiare bacche rosse, constatò egli stesso, assaggiandole, il loro effetto energetico. Dall’Etiopia l’uso del caffè si diffuse nelle zone limitrofe e nello Yemen sorse la prima piantagione, così come, in seguito, in Arabia e in Egitto.

L’inconfondibile aroma del caffè (Fonte: www.mondialcaffe.it)

In Italia i primi quantitativi di caffè giunsero a fine 1500, attraverso un piccolo gruppo di studenti dell’Università di Padova, probabilmente allievi di Prospero Alpino, l’autore di un trattato dedicato alle piante nordafricane (Il De Plantis Aegypty). Luigi XIV, il re Sole, assaggiò per la prima volta il caffè nel 1664, in occasione della visita dell’ambasciatore Solimano Aga, inviato dal sultano turco Maometto IV che, trattenendosi a Parigi per più di un anno, fece conoscere ai Francesi la misteriosa pianta.

A Parigi il caffè diventerà la bevanda ufficiale dell’Illuminismo, tra il 1688 e il 1789 e molti giornali e riviste ebbero come redazione un caffè, visto come luogo di circolazione di nuove idee. A Vienna, dopo l’assedio della città da parte dei Turchi e dopo la fine della battaglia, conclusasi a luglio 1683, gli Austriaci bloccarono l’avanzata dell’Impero ottomano in Europa e i Turchi furono costretti ad abbandonare la città lasciando tutte le loro provviste, scorte di caffè comprese. A Londra, invece, il Lloyd’s Coffe House divenne il punto di incontro per capitani, assicuratori e armatori che, recandosi al caffè, potevano tenersi aggiornati sul commercio via mare. Al di là della sua controversa storia, il caffè ha moltissime proprietà benefiche per la nostra salute. (1)

Le varietà di caffè esistenti sono circa 60 ma solo 25 producono frutti con un valore commerciale. Tra questi sono 4 i tipi di caffè utilizzati per preparare la bevanda:

  • La Coffea Arabica L., varietà più conosciuta (rappresenta i ¾ della produzione mondiale) è semplicemente denominata Arabica, tra cui la più rinomata è la Moka. Originaria della penisola arabica, tale varietà è coltivata oggi sia nei luoghi di origine sia in altri paesi del Centro e Sud America su terreni di montagna ricchi di minerali (più alta è la quota, migliori saranno le qualità organolettiche del chicco di caffè tostato);
  • La Coffea Canephora Pierre ex Froehner, denominata Robusta, una varietà di caffè molto diffusa perché la pianta, come dice il suo nome, resiste molto bene alle malattie e può essere coltivata anche in pianura. È originaria del Congo ma oggi è coltivata in diversi paesi;
  • La Liberica, coltivata soprattutto in Liberia e in Costa d’Avorio. I semi sono grandi e resistenti ai parassiti. La sua qualità è inferiore a quella dell’Arabica e della Robusta, anche se i chicchi sono molto profumati;
  • l’Excelsa, cresce ovunque ed è molto resistente, fornisce una resa elevata e ha un gusto simile a quello dell’Arabica.

Le varietà più diffuse in Italia sono l’Arabica e la Robusta, che presentano differenze sia qualitative (i caffè Arabica sono molto profumati, dolci, rotondi, leggermente acidi; i caffè Robusta sono invece spigolosi, astringenti, poco profumati e più amari), sia quantitative nella loro composizione chimica.

Proprietà, benefici e controindicazioni del caffè:

È una delle fonti alimentari più ricche di sostanze naturali con proprietà antiossidanti. Questo grazie all’abbondanza di acidi clorogenici e ai composti derivanti dalla tostatura. Si è calcolato che questa bevanda contiene più di 30 composti ad attività antiossidante. Una tazzina ne può contenere dai 350 ai 450 mg, una quantità importante in grado di apportare diversi benefici al nostro organismo. Apporta molti benefici per la salute grazie alla presenza nel caffè della sua componente più conosciuta, la caffeina. A essa vengono ricollegate le proprietà della bevanda in relazione alla capacità di prevenire l’occlusione delle arterie coronariche innescata dall’aterosclerosi, come di agire in prevenzione per quanto riguarda i tumori alla gola e alla laringe.

Un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno favorirebbe secondo alcuni studi, rispetto ai consumatori meno assidui, una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 pari al 25%. Al caffè sono anche associate proprietà benefiche a favore del fegato, del quale favorisce un buono stato di salute e agisce in prevenzione di forme tumorali epatiche. Al caffè vengono spesso associate anche proprietà di stimolazione dell’attività cardiaca e nervosa. Esistono inoltre alcune ricette specifiche per rendere caffè e tè energizzanti da utilizzare per migliorare la partenza al mattino. Per quanto riguarda infine l’aspetto digestivo e del dimagrimento, al caffè vengono riconosciute proprietà benefiche che favoriscono la riduzione dell’appetito, il consumo di grassi corporei con l’incremento della termogenesi e il miglioramento della digestione grazie all’aumento della secrezione gastrica.

Il consumo di caffè deve tuttavia essere controllato e sottoposto ad attenta valutazione in presenza di determinate patologie, soprattutto se cardiovascolari.
Per quanto possa rivelarsi benefico per alcuni disturbi a carico del cuore o delle arterie è opportuno ricordare che non dovrebbe essere assunto con leggerezza da chi soffre di ipertensione, insonnia, reflusso gastroesofageo, ulcere e gastrite. Possono inoltre verificarsi una riduzione nell’assorbimento di calcio e ferro, mentre il consumo di caffè con l’aggiunta di zucchero rischia di annullare i benefici offerti per il dimagrimento.

Caffè Guglielmo, eccellenza calabrese

La Guglielmo Caffè (www.caffeguglielmo.it),  creata nel 1943 dall’imprenditore e Cavaliere del lavoro Guglielmo Papaleo, è oggi una delle più grosse realtà imprenditoriali del sud d’Italia.
La torrefazione, che si affaccia sulla bellissima costa ionica di Copanello, a pochi chilometri da Catanzaro, propone un’immagine a metà tra avanguardia e tradizione. Non è un’azienda comune ma una grande famiglia, che rappresenta uno straordinario esempio di efficienza e capacità produttiva.

La linea classica del Caffè Gugliemo (Fonte: www.caffeguglielmo.it)

La Guglielmo produce e commercializza i suoi prodotti nel settore domestico ed HO.RE.CA. L’azienda crede nel valore del proprio know-how, fatto di un sapere antico ma sempre aggiornato sulle nuove metodologie del settore, che punta a diffondere e consolidare personalmente presso i propri clienti, per privilegiare e tutelare il consumatore finale e garantirgli la qualità e l’esclusività che da sempre contraddistinguono il marchio Guglielmo. Distributore esclusivo, Caffè Guglielmo porta in Italia le caramelle Kizandy, un pezzo d’America che arriva nel nostro paese partendo dalla Calabria: nate in Ohio, sono distribuite in 40 paesi e prodotte in 12 gusti, tutti naturali senza conservanti né coloranti, con pochissime calorie e un packaging dal design innovativo e super attraente.

Guglielmo sceglie con cura i vari tipi di caffè che importa, affidandosi a fornitori qualificati che possono garantire una costante qualità del prodotto. Il caffè verde, prima di essere immesso nel ciclo produttivo, viene testato da personale specializzato che ne valuta attentamente le qualità organolettiche per garantire l’inconfondibile aroma e gusto delle miscele prodotte.

La produzione, che si realizza a partire dalla materia prima, il caffè verde, si articola in quattro fasi, dalla pulizia del prodotto da eventuali impurità, alla torrefazione e tostatura a 300 gradi, durante la quale i chicchi, aumentando di volume, rilasciano i principi aromatici essenziali per fargli acquisire aroma e gradevolezza; terza fase è quella della miscelazione tra origini di arabica e robusta, per arrivare infine al confezionamento macinato e sottovuoto, tecnica indispensabile per mantenere nel tempo l’aroma e il gusto del caffè.

 

Sitografia

(1) www.meteoweb.eu

(2) www.caffeguglielmo.it

 

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Angela Patera

"Nutrizionista"

- Mangia sano, vivi meglio -

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